Un’ Intervista a Vania (giornalista R.Conti)

Ci dice qualcosa in merito agli animali che ospitate?

I cavalli non sono “ingabbiati” nei box ma sono liberi di correre e di rotolarsi nel fango del recinto, è una scelta voluta, vogliamo trasmettere ai bambini un senso di libertà tralasciando le parole e mostrandolo di fatto. Vedere i cavalli correre è molto suggestivo. Solo una piccola staccionata li separa dai bambini, per tutelare la loro sicurezza. Una cosa che mi preme sottolineare è la convivenza di volatili e conigli nella stessa area della fattoria, anche questo è un messaggio importante che auspichiamo venga colto dai bambini: si può convivere anche tra specie diverse e questo è un messaggio universale, anche noi possiamo imparare dagli animali che la convivenza tra uomini di diversa cultura, religione e colore diverso della pelle, è possibile. Molti degli animali che ospitiamo ci sono stati donati da persone che per i motivi più disparati non potevano più occuparsi della loro cura.

Sui recinti sono appesi dei cartelli colorati a mano, cosa rappresentano?
Quei cartelli riportano i nomi degli animali presenti nel nostro piccolo zoo e sono stati realizzati dai piccoli ospiti della Fattoria Didattica. Tutti gli animali hanno un nome e questo è molto importante perché permette anche ai bambini molto piccoli di avere più confidenza con i loro amici animali. Li possono avvicinare, toccare, coccolare e pulire sempre nel rispetto della bestia, senza che questo avvicinamento con l’uomo venga malvisto dalla bestiola.

Che animali curiosi avete all’interno dei recinti?
Destano sempre molta curiosità i due lama Ciuffolo e Mascherina, un maschio e una femmina, adottati da due anni. La padrona di casa dello zoo è Duchessa, la bellissima cavalla da tiro della Fattoria, che prende il nome dalla sua “collega” bianca del cartone animato disneyano “Gli Aristogatti”. Duchessa si presta molto a soddisfare i visitatori, infatti i bambini si divertono spesso a fare le treccine sulla sua lunga criniera o a guardarla quando traina il carretto. Poi c’è Daisy, la cavalla da sella dal mantello baio e Pioggia, una piccola pony di razza Shattland. Infine, in lontananza si può notare Paloma, l’asinella di razza Sant’Andrea (per la striscia a forma di croce sul dorso) gravida di 11 mesi che se ne sta sulle sue perché sa di essere vulnerabile in questo momento della vita. Tra un paio di mesi al massimo darà la vita al suo ciuchino. E poi c’è il pavone Orione, la pecora Dolly…

La pecora Dolly sembra un po’ la regina dello zoo, ci spiega il perché?
Dolly è il primo animale che abbiamo ospitato all’interno dello zoo. L’ha portata Santa Lucia ai miei tre figli e da lei ci è venuta l’ispirazione di ospitare anche altri animali. Il suo agnellino si chiama Candido ed è arrivato due giorni prima di Natale.

Quali sono gli obiettivi delle visite guidate dedicate ai bambini?
Le visite alla Fattoria Didattica intendono stimolare la fantasia, far riconoscere le sfumature delle sensazioni; valorizzare esperienze sensoriali per imprimere nella memoria percezioni e provare emozioni, ma anche riprendere possesso del tempo naturale: osservare, muoversi, discutere a ritmo della natura. Permettono ai bambini di avvicinarsi alla natura per favorire la crescita personale e riconoscersi come parte di essa, oltre che di andare alla ricerca delle nostre radici come magari hanno visto nell’Albero degli Zoccoli. Un occhio al passato, ma anche uno sguardo al futuro: puntiamo molto sulla multimedialità in fattoria con l’utilizzo dei linguaggi mediali per documentare i vissuti ed educhiamo i bambini allo sviluppo sostenibile.

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